Come delle foglie ce ne stiamo sospesi per aria.
Ci stiamo solo noi,
il resto non conta.
Il resto è solo aria che ci avvolge ma che non ci tocca.

Come delle foglie ce ne stiamo sospesi per aria.
Ci stiamo solo noi,
il resto non conta.
Il resto è solo aria che ci avvolge ma che non ci tocca.

Strano, vagare nella nebbia!
E’ solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
né gli alberi si scorgono tra loro,
ognuno è solo.
Pieno di amici mi appariva il mondo
quando era la mia vita ancora chiara;
adesso che la nebbia cala
non ne vedo più alcuno.
Saggio non è nessuno
che non conosca il buio
che lieve ed implacabile
lo separa da tutti.
Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è solitudine.
Nessun essere conosce l’altro
ognuno è solo.
Herman Hesse


Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio
Certe volte sono bianche
e corrono
e prendono la forma dell’airone
o della pecora
o di qualche altra bestia
ma questo lo vedono meglio i bambini
che giocano a corrergli dietro per tanti metri
Certe volte ti avvisano con rumore
prima di arrivare
e la terra si trema
e gli animali si stanno zitti
certe volte ti avvisano con rumore
Vanno
vengono
ritornano
e magari si fermano tanti giorni
che non vedi più il sole e le stelle
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai
Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
Fabrizio De Andrè
Madre aiutami a sopportare!
Tu hai combattuto contro la miseria.
Padre insegnami a vincere!
Tu hai visto la guerra.
Stringetemi forte forte e datemi la forza!
Tolgo la spensieratezza e l’appendo con cura.
La mia maschera è pronta a diventare uno con me.
Amatemi come prima, o meglio, più di prima.
Nutritemi con il vostro amore.
Vi prego, statemi vicino.
Prendete il mio quaderno e la mia penna;
non mi serviranno più.
Non c’è tempo per la poesia,
quando i proiettili ti sussurrano la parola morte.
Lasciate aperta la porta di casa per me.
Non so se ritorno…
ma se così fosse non vi disturbate ad aprirmi la porta.
Potrebbe essere una notte fredda d’inverno oppure un pomeriggio caldo d’estate.
Oh Madre, continua a prepararmi il pranzo.
Voglio essere sicura che ci sarà sempre un piatto caldo per me.
E tu, Padre non smettere mai di pulirmi le scarpe,
esattamente come hai fatto fino ad oggi.
Entrate come l’aria nei miei polmoni e date vita al mio cuore.
Io devo partire… forse ritorno…


The door of my heart is closed.
The key is lost in my memories;
and I have lost my memories.
I’m a prisoner of my self.
There is just me alone in this old castle.

…
Chi sei,
come ti chiami,
quanti anni hai?
Non ho visto la tua faccia,
e non la vedrò.
…
E so
che oggi non posso,
come non potei ieri
e non potrò domani,
fare nient’altro
che pensare a te
e amarti!
Nazim Hikmet
