C’è un mondo magico oltre al portale invisibile.
Ci vai ogni tanto,
quando meno te lo aspetti.
Magari il giorno che sei di fretta,
e senza rendersene conto,
ti scontri con la leggerezza del vento,
e davanti a te si svelano le meraviglie.

C’è un mondo magico oltre al portale invisibile.
Ci vai ogni tanto,
quando meno te lo aspetti.
Magari il giorno che sei di fretta,
e senza rendersene conto,
ti scontri con la leggerezza del vento,
e davanti a te si svelano le meraviglie.
Il palazzo dorato se ne sta maestoso.
Dentro di sé raccoglie desideri grandi,
misteriosi,
silenziosi,
sparsi.
Io non sono altro che un’ombra oscura,
in attesa di illuminarmi.
Le stelle mi illumineranno.
Quelle più brillanti le voglio mettere dentro la mia pancia,
e meravigliose costellazioni emergeranno.
The dark shadow
The Golden Palace is majestic.
Within itself collects big
mysterious
silent
scattered desires
I am nothing but a dark shadow,
waiting to be lightened up.
The stars will light me up.
I want to put the brightest ones inside my belly
and wonderful constellations will rise.
Scendono giù, grazie alla pesantezza dell’oscurità,
che le ingoia tutte queste ombre malefiche,
frutto dei riflessi turbolenti dello specchio maledetto.
In questo silenzio invitante,
il vento si avvicina e suona il violino.
Do Re Mi Fa Sol La Si Do
E io salgo su,
e me ne sto qui nella leggerezza dei colori.
Al riparo e distante da ciò che punge.
They come down, thanks to the heaviness of the darkness,
that swallows all these evil shadows,
fruit of the turbulent reflections of the cursed mirror.
In this inviting silence,
the wind approaches and plays the violin.
Do Re Mi Fa Sol La Si Do
And I go up,
and I stand here in the lightness of colors.
Sheltered and away from what stings.
Ti ho visto in un sogno.
Ti ho sentito in un bisbiglio.
Ti ho sfiorato in un respiro.
Rimani ancora lì, dietro questo angolo.
Ci sono quasi…
Adesso ti afferro.
E io resterò qui a guardarti,
ad ammirarti,
mentre tu andrai per la tua strada.
Chissà dove ti porteranno le tue ali!
Chissà quanto in alto ti faranno volare!
Il cielo limpido esalterà la tua bellezza.
Ma io spero con tutto il cuore che tu possa trovare anche qualche nuvola….
Spero che tu trovi quelle bianche, e ti perdi per un attimo in questo spazio leggero silenzioso.
E anche quelle rosse, per non smettere mai di sorprenderti
E anche qualche nera, tutta arrabbiata, così ti fa scaricare dalla polvere inutile.
Vola, vola, vola amore mio!
Io resterò qui a guardarti.
Erdhi serish tetori me shirat.
Lahen syte e mi,
Perkedhelen faqet e mija.
Pellgje krijohen rreth meje.
Jane portale per ne boten e deshirave.
S’me mbetet gje tjeter vec te hidhem e te kercej;
te bej sikur jam femije.
E gezimet e nje te shkuare te kaluar do te vijne te me perqafojne.
October and its rains are back
My eyes are being washed
My cheeks are being caressed.
So many ponds around me.
They are portals to the world of desires.
All I can do is jump and dance;
pretend to be a child.
And the joys of bygone days will come to embrace me.
Cade giù leggera.
Accarezza le case,
accarezza le strade.
Cade giù leggera.
Lava i colori,
lava le tristezze.
Cade giù leggera.
Bacia i miei occhi,
bacia la mia pelle.
La mia finestra vuole raccogliere fiori.
La mia finestra vuole correre per i prati.
Invece se ne sta ferma.
Non se la sente di lasciar soli i muri.
Prenderebbero freddo.
Si bagnerebbero molto.
La mia finestra allora se le disegna sui suoi vetri i fiori.
Si allarga e diventa una porta.
Per far correre liberi la luce e il vento
Sapessi tu le stanze della mia anima!
Se ne stanno una dentro l’altra.
Giocano a nascondino.
Giocano a pallone.
Giocano tutto il giorno.
Io le trovo tutte.
Le visito tutte.
Le carico di ricordi.
Le carico di pensieri.
A volte rimango incastrata
A volte rimango leggera.
Chissà dove sta casa mia?
Ricordi e memorie svegliatevi
e illuminatemi la via.
Chissà dove sta l’anima mia?
Desideri e passioni svegliatevi
e fatemi volare